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Scansione 3D di opere d'arte: la caduta degli angeli ribelli

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Martedì 10 Maggio il Prof. Matteo Turchetto, docente di Ingegneria Industriale presso l’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con il Prof. Francesco Guerra del dipartimento di Architettura, Costruzione e Conservazione dell’istituto IUAV di Venezia, nell’ambito dell’accordo fra le Gallerie d’Italia di Vicenza e i Master in Digital Exhibit e Architettura Digitale dell’Università IUAV di Venezia (Master Mde e Master Madi), hanno effettuato con il loro staff una scansione tridimensionale della scultura settecentesca “La Caduta degli Angeli Ribelli”.
L’imponente statua marmorea realizzata da Agostino Fasolato è uno dei capolavori assoluti della statuaria veneta e si trova a Vicenza, nel polo Museale di Intesa San Paolo, presso le Gallerie d’Italia a Palazzo Leoni Montanari.

L’opera scansionata in 3D

“La Caduta degli Angeli Ribelli” di Agostino Fasolato è una scultura Settecentesca alta quasi due metri, costituita da una piramide di sessanta figure ottenute da un solo blocco di marmo di Carrara. In cima sta l’arcangelo Michele che, secondo la tradizione religiosa, fu uno dei fautori della scacciata degli angeli ribelli e della loro condanna alle pene infernali. Rappresenta uno straordinario intreccio di corpi che sembra riprodurre le fiamme infernali della condanna divina. Gli angeli decaduti sono infatti, raffigurati nel momento della loro trasformazione in demoni.

Quest’opera sofisticata e di notevole virtuosismo tecnico, è particolarmente interessante poiché è particolarmente originale rispetto alle sculture dell’epoca.

La scansione 3D di opere scultoree

La scansione della statua è stata realizzata utilizzando uno scanner Artec Eva, distribuito in Italia da 3DZ. Gli scanner 3D Artec sono trasportabili, semplici da usare e molto maneggevoli. Questo li rende particolarmente indicati per il rilievo in situazioni logistiche difficili, come i Musei, dove non sempre è possibile togliere i reperti dalle vetrine o spostarli nella posizione ideale per la scansione.

A queste qualità si somma anche la velocità di scansione 3D che in questo caso ha permesso di digitalizzare l’opera in pochi minuti: lo scanner si comporta sostanzialmente come una videocamera 3D che permette di catturare forme tridimensionali semplicemente riprendendo l’oggetto con il dispositivo. Infatti, il software a corredo di questi sistemi è in grado di riconoscere la geometria del solido ed allineare automaticamente le immagini 3D rilevate senza l’utilizzo di nessun tipo di marcatore o sistema di referenziazione.

Altra interessante caratteristica è la possibilità di acquisire contemporaneamente alla forma anche l’immagine a colori dell’oggetto scansionato. In questo modo viene prodotta automaticamente una texture applicata al modello tridimensionale, ottenendo un modello virtuale del reperto identico all’originale e assolutamente realistico.

In conclusione, in pochi minuti e con discreta facilità è stato possibile ottenere un rilievo molto accurato della statua, in scala e con texture a colori di ottima definizione, già pronto, volendo, per essere pubblicato on-line o per essere riprodotto in stampa 3D in un formato che garantisca l’accessibilità dell’opera a tutti.

3DZ ed il settore dei beni culturali

3DZ annovera importanti collaborazioni nel settore dei beni culturali, tra cui quella con l’Associazione Culturale 3D Lab, che sostiene il progetto 3D Archeolab il cui obiettivo è valorizzare il patrimonio culturale dei musei facendo leva su tecnologie innovative. In questo articolo avevamo già trattato del progetto per l’allestimento di un percorso museale per persone cieche ed ipovedenti, realizzato con opere stampate in 3D.

Quindi non solo scansione di opere complesse: grazie alle soluzioni offerte dalla stampa, dalla scansione e dalla modellazione in 3D è oggi infatti possibile garantire l’accessibilità delle collezioni museali, permettendo di avere una versione digitale delle opere e di crearne copie fedelissime.